Cucchiarini (Pd): “Quale futuro per l’ospedale Santa Croce di Fano e per i servizi sanitari nel distretto di Fano?”

“Dal 26 agosto (delibera di rettifica di quella del 9 agosto) con la delibera regionale che ne definisce le linee di indirizzo, è partito il conto alla rovescia per l’atto aziendale che il Direttore generale della nostra AST dovrà consegnare alla Giunta regionale che a sua volta avrà 40 giorni per validarle o modificarle, rendendole effettive.
Ci attende un autunno caldo sulle scelte dei servizi per la salute nel nostro territorio e le prospettive sull’Ospedale Santa Croce di Fano si fanno sempre più fosche, ci sono una serie di elementi che letti in un quadro d’insieme suscitano più di qualche preoccupazione: i 50 posti letto di ortopedia e riabilitazione intensiva che dovevano essere assegnati a Fano, frutto del protocollo del 2018, non sono stati attivati e la capienza massima provinciale, rispetto al parametro n° abitanti\ n° posti letto, è stata  raggiunta dagli ultimi 80 posti letto assegnati dalla Regione alla Clinica privata di Pesaro, per cui c’è un ricorso al TAR del Comune di Fano del febbraio di quest’anno; è poi sotto gli occhi di tutti, quelli che ne hanno bisogno, la congestione in cui versano i reparti anche a causa dell’anomala chiusura da maggio 2024 delle sale operatorie e del numero significativo di dimissioni del personale medico che non accenna ad arrestarsi: si veda la stampa di oggi in cui si riferisce delle dimissioni del Direttore del Dipartimento di Chirurgia e del Responsabile Unità Semplice Dipartimentale Cardiologia di Fano, ma come non ricordare la fuga di ben sei anestesisti a maggio: medici, primari, anestetisti e direttori se ne vanno, c’è da chiedersi il perché.
Per precise scelte di questo governo regionale guidato da Acquaroli, del quale fino a qualche mese fa faceva parte anche l’ora Sindaco Serfilippi, si sta costruendo a Fano una nuova palazzina per le emergenze (pronto soccorso) e un nuovo Ospedale a Pesaro e c’è da chiedersi quali servizi sanitari ci andranno, se non devono rimanere milionarie cattedrali nel deserto, visto che la Regione ha già “sacrificato” i posti letto di Fano, e questa domanda assume un tono di grande preoccupazione se si leggono le linee di indirizzo regionali presentate da Saltamartini per l’atto aziendale che dovrà essere costruito secondo questi criteri: “nel caso della AST di Pesaro Urbino si intende il complesso dei Dipartimenti, delle Strutture Complesse, delle Strutture Semplici Dipartimentali e delle Strutture Semplici della ex Area Vasta 1 e della ex Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, in questo caso si attende una riduzione rispetto all’assetto previgente in ragione delle previste razionalizzazioni” allora ci dobbiamo attendere al Santa Croce la chiusura di reparti e servizi? E’ per questo che il personale medico se sta andando?
L’interrogazione proposta pone queste domande in quanto è compito del Sindaco monitorare questo processo inoltre, per legge, nella costituzione dell’atto aziendale i Sindaci sono interpellati con il ruolo di proposta, e chiediamo a Serfilippi come abbia intenzione di fare sintesi con l’ampio coinvolgimento di tutto il Consiglio e della cittadinanza.”

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