
Sono proseguite tutta la notte le attività per prevenire conseguenze derivanti dall’eventuale inquinamento connesso alla presenza di una barca a vela incagliata e semi sommersa tra le barriere frangiflutti a 150 metri sud rispetto il locale “Mississipi”.
La Guardia Costiera di Pesaro di Gabicce, unitamente al personale abilitato ad attività acquatica della Croce Rossa Italiana di Pesaro, al personale della Protezione Civile (Comunale e locale associazione), ai Vigili del Fuoco di Pesaro, alla società Nemo Salvataggio e con l’ausilio di unità da diporto, messe a disposizione da società di noleggio della zona, hanno messo in opera le prime azioni per chiudere l’apertura sul versante della spiaggia delle scogliere dove è vincolata la barca a vela, con materiale assorbente realizzato sotto forma di barriera.
L’intervento è stato realizzato con grande coraggio con il supporto di personale della Guardia Costiera che, sfidando le onde, la pessima visibilità per le basse nubi e l’oscurità, è riuscito a manovrare con la predetta imbarcazione di società di noleggio. Utilissimo anche il mezzo ed il personale della società Nemo Salvataggio, onnipresente ad affrontare le emergenze sul litorale, e l’ausilio fornito da tutto il personale intervenuto e rimasto in zona.
Alle prime luci dell’alba lo scenario è stato piuttosto confortante: non sono state riscontrate tracce di inquinamento né sullo specchio acqueo né sul litorale, mentre il Rimorchiatore “Esino” con base ad Ancona ed il relativo personale, tutti della società specializzata concessionaria nazionale del servizio di prevenzione e contrasto degli inquinamenti marini Castalia Ecolmar impiegato su autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, a titolo precauzionale a fronte di ulteriori rischi, hanno steso circa 250 metri di ulteriori panni assorbenti su più file.
Si tratta di misure preventive e di contrasto di un eventuale inquinamento che sono poste a carico, ai sensi della Legge sulla Difesa del Mare, del responsabile dello sversamento o della minaccia dello stesso; inoltre il proprietario, ovvero il conduttore, ossia il comandante di mezzi nautici sommersi, per scongiurare i relativi pericoli ha pure l’obbligo di procedere ai sensi del Codice della Navigazione alla loro rimozione. Tale operazione è stata già ordinata dalla Guardia Costiera.
Intanto il vento e le onde sferzano ancora sul luogo dell’incaglio e non agevolano le operazioni in corso. Per assicurare un sicuro svolgimento delle operazioni è stata precauzionalmente interdetta ogni attività marittima intorno al sito interessato, lasciando comunque una porzione di specchio acqueo sufficiente per la balneazione.