La situazione relativa ai casi di Dengue a Fano segna un deciso miglioramento, con un numero di contagi ormai sporadico. Attualmente si registrano 144 casi confermati, 70 probabili e 7 possibili, con la curva di incidenza, basata sulla data di insorgenza dei sintomi, in costante discesa. Le ultime segnalazioni si sono verificate nei giorni 20, 22 e 27 ottobre. È importante ricordare che, dopo la puntura di una zanzara infetta, il periodo di incubazione può variare dai 4 ai 7 giorni.
L’ultimo bollettino epidemiologico del sistema di sorveglianza Arbovirosi, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato che in Italia sono stati rilevati 678 casi confermati di Dengue dal 1 gennaio al 5 novembre 2024. Di questi, 465 sono associati a viaggi all’estero e 213 sono autoctoni. Non è stato registrato alcun decesso. Sono stati identificati diversi eventi di trasmissione locale del virus in Italia e focolai limitati di infezione autoctona sono stati segnalati in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Abruzzo.
La situazione continua ad essere costantemente monitorata, ma l’attenzione è già rivolta alla prossima stagione vettoriale, prevista per la primavera del prossimo anno. Per questo oggi è stata organizzata una riunione del Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie (GORES), in collaborazione con ANCI Marche, per mettere in campo misure di prevenzione efficaci a livello regionale. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti della Protezione Civile, dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) e dell’Istituto Zooprofilattico. Nel corso dell’incontro, è stato concordato un piano di azione comune che comprende: linee guida regionali e supporto ai bandi per quanto riguarda le attività di disinfestazione, formazione per gli addetti comunali e le ditte che operano nel settore, monitoraggio entomologico delle zanzare con la distribuzione sul territorio di trappole specifiche e campagne informative per la popolazione.
Per quanto riguarda la disinfestazione, che rappresenta una delle misure più efficaci per ridurre la popolazione di zanzare e, quindi, il rischio sanitario, saranno delineate procedure specifiche per gli interventi larvali da effettuare in primavera e per le disinfestazioni d’emergenza. Nei prossimi mesi, i referenti del GORES e i funzionari competenti dei Comuni si incontreranno per formalizzare procedure comuni in tutto il territorio regionale, assicurando così un approccio coordinato e efficace.