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AST Pesaro Urbino, nuova tecnologia per la chirurgia videolaparoscopica

Nuova tecnologia per la chirurgia programmata del Blocco Operatorio del Presidio Ospedaliero San Salvatore di Pesaro. Installata e collaudata una colonna videolaparoscopica di ultima generazione, che consentirà di compiere un significativo salto di qualità a livello tecnologico e che si tradurrà in un netto miglioramento negli standard degli interventi chirurgici.

“Il macchinario dispone di tutte le componenti più all’avanguardia sul mercato – spiega il direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli –  continuiamo a dotare i professionisti delle migliori tecnologie sanitarie per migliorare la qualità delle prestazioni offerte sul territorio e dare maggiore sicurezza al paziente e ai percorsi di cura in particolare nel blocco operatorio. La dotazione della nuova colonna videolaparoscopica, infatti, rientra in un percorso complessivo di ammodernamento tecnologico che prende spunto dalla mappatura dei processi clinici e logistici sia in ospedale che sul territorio, su cui la nostra azienda sta investendo, grazie all’impegno della Regione Marche, per fornire una risposta più efficace alla popolazione”.

Grande la soddisfazione del direttore dell’UOC Chirurgia generale, Alberto Patriti: “Con questo dispositivo continueranno a crescere la performance, già molto performante, che caratterizza la nostra equipe che grazie a questo investimento tecnologico potrà crescere ulteriormente quantitativamente e, soprattutto, qualitativamente”.

Dal primo gennaio 2024 ad oggi nel blocco operatorio di Pesaro abbiamo svolto circa milleduecento interventi per la maggior parte ad alta complessità, con approccio mininvasivo. L’arrivo delle più aggiornate tecnologie video-laparoscopiche (4k e ICG) permetterà lo svolgimento di procedure quali la chirurgia del colon e del retto, gastrica ed epato-biliare con un grado di sicurezza in più. Il costo dell’investimento è stato pari a 152.437,73 per un dispositivo dotato di un’unica centralina in grado di consentire la visualizzazione in luce bianca, in fluorescenza con verde indocianina (ICG) e in luce infrarossa.

Una tecnologia che dispone di tutte le componenti più all’avanguardia sul mercato quali: telecamera 4K (console, testa, coupler), sorgente luminosa LED, sistema di registrazione e archiviazione immagini, carrello endoscopico, monitor OLED da 32 pollici. “L’utilizzo dell’indocianina – continua Patriti – associata alla telecamera ad infrarossi, infatti, ci permette di visualizzare in diretta quanto sangue arriva agli organi su cui andiamo a lavorare, di identificare i linfonodi affetti da metastasi e di identificare con precisione l’anatomia del fegato e della vie biliari. Fino ad oggi tali capacità erano appannaggio solo del robot, che però non può essere utilizzato su tutti gli interventi. Con questa tecnologia le stesse informazioni le possiamo avere anche in laparoscopia migliorando gli standard di sicurezza per il paziente”.

Carelli conclude che “gli investimenti tecnologici sono sempre andati di pari passo con l’applicazione di nuovi strumenti organizzativi grazie agli uffici tecnici ed all’Ingegneria clinica interna da sempre vicina ai professionisti che con la loro professionalità e dedizione offrono prestazioni di elevata qualità con l’ausilio delle reti di prossimità, l’utilizzo delle soluzioni di intelligenza artificiale, la messa in funzione di grandi apparecchiature”.

“La nuova e importante strumentazione in dotazione all’Ospedale di Pesaro – dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – conferma ancora un volta il nostro impegno in direzione del potenziamento dei servizi sanitari erogati nella nostra regione per garantire il miglior livello assistenziale e di cura, oltre che per valorizzare le competenze dei professionisti presenti nelle nostre strutture. Stiamo lavorando per rendere la nostra sanità sempre più efficiente, attrattiva e rispondente alle necessità dei cittadini della provincia di Pesaro Urbino” .

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